Es.30 Giornata mondiale della libertà di stampa (17/04)

Consegna di tutti i manifesti, non aspettate l'ultimo giorno.... mercoledì 17 aprile 2024

https://www.onuitalia.it/3-maggio-giornata-internazionale-per-la-liberta-di-stampa/ 

http://www.silviodessi.com/wp-content/uploads/2023/09/manifesto3maggio3Lok.pdf


Il formato del manifesto è A3 con bordi interni di 8 mm bianchi dal taglio del foglio, 
la base da inserire è quella sotto allegata; ognuno dovrà inserire il proprio marchio e logotipo 
al posto di quello di Gervasoni.


3 Maggio – Giornata internazionale per la libertà di stampa

La Giornata internazionale per la libertà di stampa fu proclamata il 3 maggio del 1993 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dietro raccomandazione della Conferenza Generale dell’UNESCO. Il giorno fu scelto per ricordare il seminario dell’UNESCO per promuovere l’indipendenza e il pluralismo della stampa africana (Promoting an Independent and Pluralistic African Press) tenutosi dal 29 aprile al 3 maggio del 1991 a Windhoek (Namibia). Questo incontro portò alla redazione della Dichiarazione di Windhoek. Il documento è  un’affermazione dei principi in difesa della libertà di stampa, del pluralismo e dell’indipendenza dei media come elementi fondamentali per la difesa della democrazia e il rispetto dei diritti umani.

La Dichiarazione fa un richiamo esplicito all’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo il quale stabilisce che “Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione, tale diritto include la libertà di opinione senza interferenze e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza frontiere”.

Sebbene secondo i dati della Freedom House i Paesi considerati “non liberi” siano 40 – principalmente  in Asia e in Africa – il trend dal 1985 a oggi è in miglioramento, con un calo di circa il 20% della percentuale  di paesi considerati “non liberi”.

Quest’anno la Giornata verrà celebrata a Helsinki e vedrà la partecipazione di associazioni di giornalisti provenienti da tutto il mondo, agenzie di stampa internazionali, rappresentanti dell’UNESCO e istituzioni governative. In tale occasione, ogni anno viene assegnato il premio UNESCO/Guillermo Cano per la libertà di stampa. La vincitrice del 2016 è  la giornalista di Radio Free Europe dell’Azerbaigian, Khadija Ismayilova. La giuria ha riconosciuto il suo enorme contributo alla libertà di stampa,  attraverso un lavoro svolto in condizioni difficili. Nel 2014 la giornalista fu condannata a sette anni e mezzo di carcere poiché con i suoi articoli aveva rivelato alcuni affari illeciti della famiglia del Presidente del Paese.

Il premio istituito dall’UNESCO vuole onorare persone, organizzazioni o istituzioni che hanno dato un contributo alla difesa e alla promozione della libertà di stampa, in particolare coloro che operano esponendosi a gravi rischi. Il premio prende il nome del giornalista colombiano Guillermo Cano Isaza, assassinato nel 1986 davanti alla sede del giornale El Espectador per il quale lavorava.

Ogni studente studentessa deve realizzare 4 manifesti dedicati a questo argomento:

01 figurativo    02 astratto geometrico    03 fotografico    04 satirico

esempi attesi

01 figurativo 
   02 astratto geometrico
03 fotografico
04 satirico









COME IMPOSTARE I PROPRI MANIFESTI

Vediamo 5 trucchi che un manifesto pubblicitario deve rispettare per avere successo.

Evidenzia il messaggio principale. ...

Semplicità della grafica. ...

Gioca con i colori. ...

Scegliere il font adatto. ...

Attenzione al Logo. ...

Scegliere la giusta tipografia.

Come scrivere headlines.

Headline

La Headline è il titolo di un articolo, di un post di blog o social media o di un annuncio pubblicitario.

Sin dalla nascita della pubblicità, fino ai post sui social media di oggi, le Headline sono uno degli aspetti più importanti di qualsiasi campagna pubblicitaria.

Una Headline in pubblicità attira l’attenzione del lettore come il titolo di un giornale.

Una Headline pubblicitaria è progettata per essere la prima parte di contenuto che il potenziale cliente legge, e di solito è scritto da un copywriter (ma può anche essere realizzato da un team di copywriter/art director, o da chiunque nel reparto creativo).

Il testo in grassetto, le grandi dimensioni del carattere e i vari colori sono alcuni dei metodi utilizzati per far risaltare la headline.

Una headline deve essere scritta molto bene per essere efficace e attirare il lettore nell’annuncio.

L’Headline è infatti la prima impressione che si fa ad un potenziale lettore. Senza una Headline che invoglia a leggere, il resto delle parole potrebbe anche non esistere.

David Ogilvy, conosciuto come il “Padre della pubblicità”, considerava l’Headline l’elemento di gran lunga più importante di un testo.

La sua famosa citazione è la seguente: In media, il numero di persone che leggono l’Headline è cinque volte superiore a quello body copy [la parte descrittiva dell’annuncio pubblicitario]. Quando hai scritto la tua Headline, hai speso ottanta centesimi del tuo dollaro.

Tipi di Headline

In advertising, ci sono generalmente due tipi di titoli.

Il primo tipo lavora mano nella mano con un’immagine. Se l’annuncio è fatto bene, entrambi gli elementi lavorano insieme per creare un annuncio più grande della somma delle sue parti.

L’altro tipo di titolo è quello che non ha bisogno di un’immagine – o ha un’immagine che non aggiunge nulla alla headline.

Come creare delle buone headline:

  1. Headline diretta: va dritta al cuore della questione, senza alcun tentativo di astuzia. Bly dà l’esempio di Pure Silk Blouses: “30 per cento di sconto” come titolo che indica direttamente la proposta di vendita. 
  2. Headline indiretta: ha un approccio più sottile. Utilizza la curiosità per sollevare una domanda nella mente del lettore, a cui risponde il resto del testo. Spesso viene utilizzato un doppio significato, che è utile online. 
  3. Headline notizia: è abbastanza autoesplicativo, purché si tratti davvero di una notizia. Un annuncio di prodotto, una versione migliorata, o anche uno scoop può essere la base di un’Headline avvincente.
  4. “Come fare”: è oggi presente ovunque, online e offline, perché funziona molto bene. Bly dice che “Molti scrittori pubblicitari sostengono che se si inizia con le parole “come fare”, non si può scrivere una brutta Headline”. 
  5. Headline Domanda: deve essere più di una semplice domanda, deve essere una domanda con cui, secondo Bly, il lettore può entrare in empatia o di cui vorrebbe avere una risposta. 
  6. Command Headline: è un ordine. Dice coraggiosamente al lettore cosa deve fare. Bly indica che la prima parola dovrebbe essere un verbo forte che richiede azione.
  7. Reason Why Headline: il testo consiste in un elenco numerato di caratteristiche del prodotto o consigli, che poi si incorporano nell’Headline, come “25 modi per aumentare le vendite”.
  8. Testimonial Headline: è molto efficace perché presenta all’esterno la prova che si offre un grande valore. Questo implica prendere ciò che qualcun altro ha detto dell’azienda, del suo prodotto o servizio, e usare le loro parole reali nell’Headline. Le virgolette fanno sapere al lettore che sta leggendo una testimonianza, che continuerà nella lettura.
Come creare dei buoni body copy

Cos’è il body copy e a che serve
Il body copy è letteralmente il “corpo del testo”, la parte centrale di una pubblicità. Se la headline (il titolo, a volte coincidente con il caro vecchio slogan) ha lo scopo di promettere qualcosa, il body copy ha una funzione di supporto perché descrive il prodotto o il servizio in vendita. Vien da sé che chiunque noterà il primo elemento e solo coloro sinceramente interessati all’acquisto continueranno la lettura. Sicuramente chi si occupa di headline ha poco margine d’errore: ha l’obbligo di trovare il titolo perfetto per pubblicizzare quel prodotto/servizio e il brand. Ma il successo di una campagna non dipende solo ed esclusivamente da quello. Per convincere un cliente a comprare qualcosa, bisogna dimostrargli che quel prodotto o quel servizio è quello di cui ha bisogno e che potrà migliorargli la vita. Vista così, tutte le parti di una pubblicità hanno la loro importanza, anche il body copy. 


Le regole per scrivere un body copy efficace

Un body copy per ritenersi “buono” deve essere:
- coerente con le altre parti dell’annuncio pubblicitario; 
- incisivo, quindi breve, ma denso di significato. È difficile stabilire l’esatta lunghezza: dovrà comunicare al futuro acquirente tutte le informazioni utili per l’acquisto. Non ci sarà spazio per ripetizioni, incertezze ed eccessive autocelebrazioni: sarebbe sciocco perdere l’attenzione dei fruitori proprio sul più bello. Una tecnica persuasiva efficace potrebbe essere quella di inserire in questa parte di testo le “recensioni” di ex acquirenti soddisfatti: a nessuno piace fare da “cavia”. Far conoscere quindi le esperienze degli altri può essere uno dei criteri che spinge all’acquisto. 

- Un copywriter nella scrittura del body copy dovrebbe seguire questa struttura: nell’attacco del testo deve inserire degli elementi che si ricolleghino con l’headline, mentre nella coda riconfermare le promesse fatte inizialmente. Per il corpo centrale invece non ci sono regole, se non essere esaustivi e stupire i clienti con la creatività e l’ingegno. 


Pay Off

È una frase posta accanto al marchio che riassume i valori dell’azienda/marca.
Viene utilizzata per chiudere il testo pubblicitario e riassumerlo con una frase efficace. Ne ricordate qualcuno?

Ferrarelle, l’effervescente naturale

Barilla, Dove c’è Barilla c’è casa

Dash, più bianco non si può 

Lavazza, più lo mandi giù e più ti tira sù. 

Rowenta, per chi non si accontenta


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